CITAZIONE (elias_bogan @ 24/5/2006, 01:23)
in non concordo con voi sulla Bravura di bachalo, cioe' io in quelle due tavole ci vedo solo cannoball, il tipo con la testa strana chi è? forse c'è di mezzo anche emma.... mamma mia, come "artista" (chiamarlo tale mi viene il magone) fa veramente pena, potrei disegnare io delle tavole molto piu' chiare e belle di lui. che schifo che mi fa.
Bogan, con tutta la stima ma prendere un penciller professionista con 20 anni di carriera e dire "non mi piace" è legittimo, dire "sono più bravo io"... è quel genere di affermazioni che rivelano, come dire, una certa "immaturità"... ripeto con tutta l'amicizia, ma è quel genere di affermazioni che equivalgono a spararla grossa per trasmettere un'idea che vuol dire soltanto "non mi piace". Per cui...
Bachalo ha avuto momenti di alti e di bassi: era eccezionale all'inizio, anche a me la prima Death piace tuttora tantissimo... fino a Generation X era bravissimo, ricordo anche un suo Legends of the Dark Knight che catturava l'idea di Batman in maniera magistrale...
Si è perso un po' a cavallo fra la seconda mini di Death e il ritorno su Gen X, dove, come ha giustamente sottolineato Mr Kayak, ha un po' "madurerizzato" il suo tratto con risultati non soddisfacenti. I suoi ultimi numeri di Gen X sono penosi, e ricordo ancora la rabbia di vedere un grande penciller che si rovinava così...
Negli ultimi anni si è un po' ripreso, adesso si "sente" quando è in forma (per esempio il numero di Morrison ambientato nel Club Infernale con Scott Logan e Sabretooth) e quando un po' meno... è un altro penciller che risente molto anche della bontà della sceneggiatura... Per esempio su quel numero di Morrison ha fatto meraviglie, e lo stesso lo vedremo su "24 Seconds" con Claremont.
In generale, comunque, di sicuro non è Bachalo il penciller a cui chiedere chiarezza di storytelling. E' il suo stile fare tavole confuse, barocche, da guardare con lentezza e attenzione. E' sempre stato il suo stile, fin dall'inizio. Ci sono soluzioni che vanno scovate, personaggi che fanno cose che non vedi subito... E' il suo modo di fare, deriva da tutta la scuola "underground-psichedelica" nata negli anni '60 e di cui Chris è di sicuro un erede...