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| Questa settimana partiamo da un articolo che spiega come Tony aveva ragione con gli accordi di Sokovia CITAZIONE Tutti i modi in cui l’MCU ha dimostrato che Iron Man aveva ragione in Civil War Sei anni dopo l'uscita di Captain America: Civil War, i Marvel Studios hanno dimostrato che Iron Man aveva ragione sugli Accordi di Sokovia
L’MCU ha dimostrato più volte che Iron Man aveva ragione in Captain America: Civil War. Diretto da Joe e Anthony Russo, su sceneggiatura di Christopher Markus e Stephen McFeely, il film del 2016 ha posto le basi per il culmine dell’Infinity Saga in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Al centro, tuttavia, Civil War è stato un vero e proprio scontro dei co-leader degli Avengers: Tony Stark/Iron Man e Steve Rogers/Captain America. Ispirandosi alla narrativa Marvel Comics con lo stesso titolo, i Marvel Studios si sono presi alcune libertà durante la realizzazione del film.
Il conflitto iniziale tra i due riguardava l’introduzione nel MCU degli Accordi di Sokovia, documenti legali delle Nazioni Unite che imponevano la registrazione di tutti gli esseri potenziati. Steve Rogers era contrario, sostenendo che i migliori rimanevano loro, un sentimento motivato dalla sua esperienza traumatica in Captain America: The Winter Soldier. Viceversa Stark era favorevole, affermando senza troppi giri di parole, che gli Avengers non erano migliori dei villain, e combattere il mandato avrebbe solo reso le cose più difficili per la squadra. Le loro opinioni non hanno mai trovato un punto d’accordo, costringendo il resto dei supereroi a scegliere da che parte stare.
Dopo la “quasi morte” in The Avengers, Iron Man ha sviluppato la fastidiosa paura che un’altra minaccia extraterrestre potesse arrivare dopo la sconfitta di Loki a New York. Lo ha espresso più volte in Iron Man 3 e Avengers: Age of Ultron, ma fortunamente non è accaduto. Nonostante ciò, ha continuato a lavorare per assicurarsi che la Terra fosse il più pronta possibile per l’arrivo di quella minaccia senza nome. In Avengers: Infinity War, la paura si è realizzata con l’arrivo di Thanos.
Questo è stato uno dei motivi principali per cui Iron Man era favorevole agli Accordi di Sokovia, voleva che i gli Avengers operassero in preparazione di ciò che sarebbe successo. Ha riconosciuto che la firma degli Accordi, poteva essere il modo migliore per tenere unita la squadra, in quanto unità funzionante. Lui stesso ha rivelato ciò nel suo sfogo in Avengers: Endgame.
Ha ricordato come Capitan America abbia dato la priorità alla sua libertà personale rispetto al bene superiore. Se gli Avengers per lo meno, avessero negoziato ciò che gli Accordi di Sokovia proponevano, sarebbero stati preparati ad affrontare Thanos e l’universo non avrebbe dovuto sperimentare il Blip. Inoltre, non avrebbero dovuto fare di tutto per invertire lo snap in Endgame, costando la vita sia a Iron Man che a Black Widow.
I restanti eroi dell’MCU sono attualmente in svantaggio, ignari di come poter operare. Questo è anche il motivo per cui sarebbe più difficile riassemblare la squadra nella Saga del Multiverso. A differenza dell’Infinity Saga, Iron Man fungeva da collegamento tra tutti i membri degli Avengers, gestendo le questioni ufficiali. Unendo le sue caratteristiche personali e l’esperienza in Iron Man 2, sarebbe sicuro dire che avrebbe fatto pressioni per garantire il meglio per i più potenti eroi della Terra. Dopo la sua morte, rimane incerto che sia a capo della squadra nel Multiverso. Proprio per questo sarebbe più facile per qualsiasi organo governativo costringerli a fare ciò che vuole, sciogliendo completamente il team.
In definitiva, ciò che fa si che Iron Man avesse ragione, si riduce alla sola idea di avere un piano. Ha esaminato i possibili risultati dell’imposizione delle Nazioni Unite, e ha trovato il modo migliore per andare avanti assicurando anche il futuro degli Avengers. fonte filmpostSempre parlando di Civil War, ricordiamo che Zemo è ancora in giro e potrebbe tornare nel nuovo film di Capitan America CITAZIONE CAPTAIN AMERICA NEW WORLD ORDER: 5 VILLAIN CHE POTREBBERO APPARIRE NEL FILM MCU
Sono già tante le teorie che riguardano il futuro della saga di Captain America, dalle possibili connessioni col film dei Thunderbolts, insieme al quale concluderà la Fase 5 del MCU, al possibile ritorno di Teschio Rosso.
Ma quali sono i villain che potrebbero apparire in Captain America New World Order, il primo film della saga dell'eroe Marvel a stelle e strisce dedicato al Sam Wilson di Anthony Mackie? Vi proponiamo 5 allettanti opzioni:
Power Broker/Sharon Carter: una scommessa sicura è forse quella di puntare sul ritorno i Sharon Carter, rivista nella serie tv The Falcon and the Winter Soldier - vero e proprio prologo del prossimo Captain America - in un nuovo e sorprendente ruolo, quello dell'enigmatica Power Broker, il machiavellico antagonista segreto dello show. Da alleata di Steve Rogers Sharon è passata al Lato Oscuro durante gli anni del Blip, e di certo la sua storia continuerà in New World Order.
Barone Zemo (o i Thunderbolts): se davvero Captain America: New World Order e Thunderbolts saranno collegati (come del resto è lecito pensare, considerato i tanti semi piantati in Falcon & The Winter Soldier per la nascita di un nuovo supergruppo al soldo del governo) allora non è difficile immaginare un doppio ritorno di Zemo, che potrebbe avere un ruolo in New World Order per poi essere riproposto in Thunderbolts come membro del team. Un'altra suggestione sarebbe quella di vedere i Thunderbolts esordire come villain di Captain America, prima del loro film stand-alone.
Superia: abbiamo già parlato dell'opzione del ritorno di Teschio Rosso, ma è sempre possibile che la Marvel abbia il desiderio di introdurre nuovi personaggi per differenziare il primo film di Sam Wilson da quello di Steve Rogers. Un famoso villain di Captain America è Deidra Wentworth alias Superia, che ha debuttato per la prima volta nel 1991 combattendo il leader degli Avengers alla guida delle Femizons, una squadra di supercriminali donne. Nel corso della sua storia editoriale Superia sarebbe diventata anche la leader dei Dark Avengers.
AIM: la famosa organizzazione terroristica, assente dal MCU dai tempi di Iron Man 3, potrebbe tornare a giocare un ruolo importante nella 'saga governativa' del franchise, specialmente considerato che le serie tv Ironheart e Armor Wars sono alle porte. Se tutti questi progetti fossero collegati dalle ombre delle eredità di Tony Stark e Steve Rogers?
Serpent Society: un famoso e storico gruppo di supercriminali della Marvel Comics, la cui nuova incarnazione, denominata Serpent Solutions, ha fatto il suo debutto nel 2015 sulle pagine di "Captain America: Sam Wilson" #1, la serie a fumetti di Nick Spencer dedicata alle gesta di Sam Wilson nei panni del nuovo Captain America. Tra l'altro c'è un precedente tra la Serpent Society e il MCU, dato che durante una conferenza stampa nel 2014 Kevin Feige annunciò che il sequel di The Winter Soldier sarebbe stato intitolato "Captain America: Serpent Society": era uno scherzo, dopo il produttore chiamò sul palco Chris Evans e Robert Downey Jr e svelò il vero titolo, Captain America: Civil War.
Secondo voi chi sarà il villain (o i villain) di Captain America: New World Order? Provate ad indovinare nella sezione dei commenti! fonte evereyeParlando invece di Wakanda Forever, sappiamo il genere del film CITAZIONE BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER, DISNEY RIVELA CHE IL GENERE DEL FILM SARÀ ‘ACTION-ADVENTURE’
Il 9 novembre uscirà al cinema Black Panther: Wakanda Forever, il sequel del film vincitore di 3 premi Oscar nel 2018 che dovrà affrontare l’improvvisa morte del protagonista Chadwick Boseman e portare avanti la storia di Shuri (Letitia Wright), ora alla guida del Regno di Wakanda.
Un rilascio ufficiale di produzione da parte della Disney ha confermato che il genere del film sarà “action-adventure”. Inoltre, è inclusa anche la nuova sinossi del sequel, che conferma la morte di T’Challa:
In Black Panther: Wakanda Forever dei Marvel Studios, la regina Ramonda (Angela Basset), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (inclusa Florence Kasumba), combattono per proteggere la loro nazione dall’intervento delle potenze mondiali sulla scia della morte del Re T’Challa. Mentre i Wakandiani si sforzano per affrontare il loro prossimo capitolo, gli eroi devono unirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare una nuova via per il regno di Wakanda. Introducendo Tenoch Huerta nei panni di Namor, Re di una nazione subacquea nascosta, nel film saranno presenti anche le star Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livanalli. fonte comicsuniverseparlando invece di idee scartate il regista Chad Stahelski ha proposto la sua versione di Blade CITAZIONE Blade: il regista di John Wick ha proposto la sua visione ma è stata rifiutata dalla Marvel Il regista Chad Stahelski è stato dietro la macchina da presa per tutti e quattro i film di John Wick, portando a casa discreti successi. Oggi ha confessato di aver cercato di convincere i Marvel Studios a permettergli di dirigere Blade senza successo.
Come molti di voi sapranno, c’è grande attesa sull’annunciato nuovo film di Blade. Per anni ci sono state voci che davano i Marvel Studios a lavoro su un nuovo Blade, ma il reboot è stato annunciato solo nel 2019 al Comic-Con di San Diego. Il premio Oscar Mahershala Ali è stato portato sul palco per essere annunciato come interprete assoluto di Daywalker del MCU, e da allora ha fatto un cameo vocale nell’intrigante scena post-crediti di Eternals con Dane Whitman e Ebony Blade. È stato al Comic-Con di quest’anno che abbiamo appreso che Blade tornerà sul grande schermo l’anno prossimo e che dietro la macchina da presa si sederà Bassam Tariq
Durante una recente intervista con ComicBook.com , il regista di John Wick Chad Stahelski ha rivelato di aver effettivamente parlato con i Marvel Studios di Blade prima che Tariq salisse a bordo. “Dopo John Wick 3, [Kevin Feige] è stato così gentile da ritagliarsi un bel po’ di tempo e parlare bene. È stato, in un certo senso, un mentore molto forte, anche se è stato un breve periodo di tempo”. “Ho parlato con lui solo poche volte, ma è stato molto deciso rispetto alla sua visione e alla sua mentalità di come farlo. E in realtà mi ha chiesto: ‘Cosa potremmo mai fare?’ Ero tipo, ‘Senti, non ho intenzione di mentirti. Non so se mi adatto a quel tipo di stampo da studio, ma Blade sarebbe l’unica cosa interessante che mi piacerebbe fare.’
Ovviamente, ciò la cosa non è andato a buon fine poiché i Marvel Studios avevano piani diversi per il franchise e la decisione di assumere Tariq è stata ampiamente elogiata. È interessante notare che Stahelski ha proseguito sottolineando che “non so se sarei stato la scelta migliore per quella che era la direzione in cui volevano andare”. “Se vuoi fare la versione R spigolosa, sì, chiamami”, ha continuato. “Se vuoi non scusarti, sì. Sono io. Ma penso che stiano proteggendo il loro marchio, stanno facendo le loro cose. fonte cinefilose adesso parliamo di Flop Marvel con Tim Roth che ricorda l'incredibile Hulk CITAZIONE TIM ROTH RICORDA LA SUA ESPERIENZA SU L’INCREDIBILE HULK: “ERA UN FILM INDIPENDENTE AD ALTO BUDGET”
Il 17 agosto debutterà su Disney+ She-Hulk: Attorney At Law, la nuova serie dei Marvel Studios con protagonista Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters, brillante avvocato specializzato in legge per supereroi e cugina del ben più noto Bruce Banner alias Hulk (Mark Ruffalo). Lo show vedrà anche il ritorno di Tim Roth nel ruolo di Emil Blonsky alias Abominio, direttamente da L’Incredibile Hulk (2008).
Nel corso di un’intervista promozionale con Forbes riguardante Resurrections, Tim Roth, interprete di Emil Blonsky alias Abominio, ha parlato del suo ritorno in She-Hulk: Attorney at Law dopo la sua ultima apparizione ne L’incredibile Hulk. Nel ricordare la sua esperienza, Roth ha definito il film di Louis Leterrier “un film indipendente ad alto budget“, spiegando che il Marvel Cinematic Universe è cambiato considerevolmente da allora:
Thompson: “Cambiando argomento, She-Hulk è stata presentata al San Diego Comic-Con. Com’è stato ritornare nel mondo Marvel? È cambiato molto.”
Roth: “Sì, più reale di così non si può. Quando girammo [L’incredibile Hulk] inizialmente, era abbastanza insolito. Era un’era pre-Iron Man, e Robert Downey Jr. e Jon Favreau hanno cambiato tutto da quel momento in poi con quel film. Per me quello che stavamo facendo sembrava un un film indipendente ad alto budget. Aveva quel tocco. Cercare di dare vita a quel tipo di mondo era bello e folle. Ripeto, è stato uno di quei ruoli che ho accettato per i miei figli, perché pensavo che avrebbe fatto loro piacere quando andavano a scuola ed erano più giovani. Non sapevo cosa aspettarmi quando ho accettato di tornare. Quando ho iniziato a girare, non sapevo cosa fare, ed è stato un po’ sconcertante. Tatiana Maslany è incredibile, e She-Hulk è una commedia e lei è maledettamente brava con l’umorismo. Ma, a dire il vero, è molto, molto brava in tutto. Quando è arrivato Mark Ruffalo sul set per girare le scene in cui ero coinvolto anch’io e vidi i due personaggi interagire, rimasi spiazzato e dissi ‘Oh, è questo che stiamo facendo. Oh, ok.’ E poi ho capito cosa fare. Sostanzialmente, nella prima parte in cui sono stato coinvolto, ho ricevuto da loro alcune direttive molto serie sulla direzione che avremmo intrapreso, e poi è diventato tutto un gioco. È stato molto divertente.” fonte comicsuniversee Matt Smith ci parla di Morbius CITAZIONE A Matt Smith non importa del flop di Morbius: "È solo un film, non salviamo vite"
Uscito nelle sale italiane lo scorso 31 marzo 2022, Morbius è stato un vero e proprio flop al botteghino (incassando solo 200 milioni di dollari in tutto il mondo), anche quando il film è stato riproposto nelle sale pochi mesi fa (con tanto di presa in giro da parte dell'account della serie TV The Boys).
Fino a ora nessuno degli attori che ha preso parte alla pellicola di Daniel Espinosa si era espresso in merito il forte insuccesso al botteghino della pellicola Sony/Marvel. Matt Smith però, che nel film interpreta il personaggio di Milo Morbius, intervistato da Rolling Stone, ha finalmente rotto il silenzio, dando il proprio parere riguardo la vicenda:
È un film, alla fine, non stiamo salvando vite. Qualunque sia la ragione, [il film] non ha funzionato...È andata come è andata Smith non ha quindi dato molto peso a quanto accaduto intorno la pellicola, soprattutto per quanto riguarda i vari meme che sono apparsi su Internet dopo la sua uscita nelle sale, tant'è vero che apparentemente non ne era nemmeno a conoscenza.
Morbius è infatti diventato oggetto di numerose prese in giro da parte degli utenti, facendo nascere la celebre frase "It's Morbin' Time" (che però non viene mai pronunciata all'interno del film), la quale è stata pronunciata da Smith stesso da un fan durante il Comic-Con 2022, come riportato da Comicbook.
Insomma, sembra che Morbius non sia piaciuto proprio a nessuno, o comunque a pochi fan, e forse nemmeno tanto agli attori che ne hanno preso parte. Resta comunque il fatto che è ancora fortemente presente sulla rete grazie ai suoi innumerevoli meme che, anche a distanza di mesi dalla sua uscita nelle sale, continuano a circolare. fonte No Spoiler.it
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