| Anche questa settimana partiamo da Spidey con una dichiarazione curiosa di Zia May CITAZIONE SPIDER-MAN: NO WAY HOME, MARISA TOMEI: "NON INTERESSA NIENTE A NESSUNO SE SONO NEL FILM" Marisa Tomei tornerà nel ruolo di Zia May in Spider-Man: No Way Home, ma è convinta che nessuno della sua famiglia sia interessato al suo personaggio.
Con l'arrivo di Spider-Man: No Way Home, Marisa Tomei vuole restare con i piedi per terra e afferma che nessuno della sua famiglia è realmente interessato alla sua presenza nel ruolo di Zia May, che tornerà a interpretare nel terzo film al fianco di Tom Holland.
Durante un'intervista con BackstageOL, a Marisa Tomei è stato chiesto cosa ne pensa la sua famiglia della sua parte nel popolarissimo Spider-Man: No Way Home. L'attrice, che interpreta Zia May, scherzosamente ha detto che secondo lei a nessuno importa realmente di questo suo ruolo:
"Non credo che a nessuno freghi niente tranne mio nipote, che ha sei anni. Voglio dire, penso che nessuno sia realmente impressionato dalla mia performance".
Evidentemente, la famiglia di Marisa Tomei ha apprezzato maggiormente altre sue performance, tipo quella che le ha fatto vincere un Oscar come miglior attrice protagonista nel 1993 in Mio cugino Vincenzo o il suo ruolo in The Wrestler.
Di certo il ruolo di Zia May le ha dato popolarità tra le nuove generazioni, quelle appassionate al mondo Marvel. Marisa Tomei è apparsa per la prima volta nel ruolo della zia di Spider-Man in Captain America: Civil War, nella scena in cui incontra Tony Stark che vuole arruolare il nipote Peter.
I fan si chiedono che ruolo avrà in Spider-Man: No Way Home, visto che nei trailer e nei contenuti fino ad ora rilasciati non c'è traccia di Zia May. Non resta che vedere il film, al cinema dal 15 dicembre. fonte Movieplayere Tom Holland ci dice la sua idea su un film su Peter Parker CITAZIONE SPIDER-MAN, TOM HOLLAND: "VORREI UN FILM MARVEL LOW-BUDGET SOLO SU PETER PARKER"
Mentre i fan della Marvel cercano di capire come proseguirà la saga di Spiderman di Tom Holland, la star del franchise ha lanciato un'idea alquanto originale: un film interamente dedicato a Peter Parker, senza grandi spese di budget né avventure da supereroe."Mi piacerebbe fare un film su Peter Parker, un film che non abbia nulla a che fare con Spider-Man", ha rivelato l'attore in una nuova intervista con Fandom. "Mi spiego meglio, una sorta di film indipendente low budget solo Peter. Non lo so, sarebbe interessante. Non credo che lo faranno mai, ma sono sicuro che sarebbe divertente. Una cosa a rischio zero, con un budget da quattro milioni di dollari".Tom Holland ha anche discusso sia del futuro di Peter Parker che del suo futuro come Spider-Man nel Marvel Cinematic Universe, osservando: "C'è un grande futuro per Spider-Man in arrivo, ma se farò parto? Non lo so. Finora è stato un viaggio incredibile e se dovesse arrivare per me il momento di appendere la maschera al chiodo e lasciare la parte al prossimo attore, lo farò con orgoglio sapendo di aver fatto tutto ciò che volevo in questo mondo. E quando dico questo mondo intendo l'MCU". fonte evereyeSempre lui e Zendaya inoltre confessano che vorrebbero apparire in Spider-Man Across the Spider-Verse CITAZIONE Spider-Man Across the Spider-Verse, Tom Holland e Zendaya vorrebbero entrare nel film
Spider-Man: Across the Spider-Verse, parte 1, è già uno dei film più attesi dell’universo supereroistico Marvel. Il trailer lanciato all’improvviso ha lasciato tutti di stucco. L’impatto grafico è esaltante, a dir poco. Ci sarà spazio per una storia alquanto complessa, che richiederà due pellicole per essere esplicata al meglio.
Il protagonista sarà ancora una volta Miles Morales ma potrebbe esserci spazio per il Peter Parker del MCU e per MJ, ovvero per Tom Holland e Zendaya. I due sarebbero pronti a prendere parte alla produzione del film d’animazione. Nel corso di un’intervista per la promozione di Spider-Man: No Way Home, l’attrice ha spiegato: “Li adoro e sto aspettando soltanto che mi chiamino. Ragazzi, chiamateci. Metteteci nel nuovo film. Vogliamo esserci”.
Tom Holland è sceso un po’ più nei dettagli, spiegando d’aver avuto dei contatti con Amy Pascal: “Amy mi ha chiesto in realtà se volevo esserci. Nessuno però è tornato da me per dirmi altro”. Potrebbe esserci la possibilità di un ulteriore crossover dopo quelli con gli altri Spider-Man già mostrati e quelli che troveranno spazio nel prossimo film.
Le parole di Tom Holland e Zendaya hanno destato l’attenzione della produzione di Spider-Man: Across the Spider-Verse. Nello specifico Christopher Miller ha risposto a un tweet che riportava la notizia. Ha pubblicato una GIF che mostra una scimmia con un telefono all’orecchio e la didascalia “chiamami”. In breve i fan hanno espresso il proprio supporto. Tutti vogliono vedere Peter e MJ dell’MCU nel prossimo film d’animazione del franchise.
Il primo sguardo a Spider-Man: Across the Spider-Verse è stato alquanto breve ma non privo di dettagli utili per capire la direzione che il franchise prenderà da qui in poi. L’aspetto più maturo di Miles Morales fa sospettare che sia trascorso un po’ di tempo dall’ultima avventura. Sarà Gwen Stacy a riportarlo in azione, trascinandolo nel Multiverso per fronteggiare uno dei cattivi più potenti che abbiano mai incontrato. Il tutto al fianco di una nuova squadra di Spider-Men. La notizia più importante è l’aggiunta di un personaggio mostrato nella scena post-credit del primo film. Si tratta di Spider-Man 2099, ovvero Miguel O’Hara, doppiato da Oscar Isaac. fonte Skytg24e per finire sul fronte ragnesco James Cameron ci parla del suo film del 1994 (mai girato) con Leo di Caprio nel ruolo di Peter Parker CITAZIONE James Cameron sul suo Spider-Man: “Il mio più grande film”
James Cameron oltre ad essere uno dei più grandi registi del cinema americano è stato anche trai registi più critici nei confronti dei cinecomics odierni ma forse non tutti si ricordano che il regista è stato molto vicino a dirigere un adattamento cinematografico di Spider-Man. Accadde ancor prima che Peter Parker diventasse l’eroe rappresentato nei film di Sam Raimi. Il regista ci lavorò tra Terminator 2: Il giorno del giudizio e Titanic e trascorse diversi anni cercando di far decollare un film di Spider-Man. Nel 2021, sembra quasi impossibile che James Cameron, il talento dietro ai successi di Terminator e Aliens, non riuscito a convincere qualcuno a finanziare la sua versione di Spider-Man. Ma gli anni ’90 erano un’epoca diversa e fino ad allora, la Marvel aveva ancora un solo film per il cinema al suo attivo: Howard il Papero. Chiunque volesse trasformare un fumetto Marvel in un film di Hollywood ha dovuto affrontare una dura battaglia. Anche qualcuno di successo come James Cameron.
In una recente intervista fatta da James Cameron con Screen Crush, il regista ha parlato del progetto definendolo: “Il più grande film che non ha mai girato”. A giudicare dalle sue dichiarazioni avrebbe dovuto essere un film di origini con un adolescente “strano, poco popolare, che passava sempre inosservato”, dunque un film generazionale che avrebbe affrontato l’adolescenza e i cambiamenti che comportano. L’occasione per parlare del film è avvenuta per promuovere il suo nuovo libro Tech Noir: The Art of James Cameron, un enorme volume dove il regista descrive anche le sue lotte per realizzare il film di Spider-Man, oltre a contenere un di opere d’arte di Cameron – schizzi, dipinti, concept art – insieme al commento di Cameron sulle sue ispirazioni e sulla sua tecnica. Il libro si conclude con due illustrazioni che Cameron ha dipinto mentre stava sviluppando Spider-Man per mostrare ai potenziali sostenitori come voleva che fosse il suo film. Entrambi i dipinti di Cameron Spidey scrutano il personaggio mentre si arrampica sul lato di un edificio mentre New York City si agita sotto di lui.
Il regista ha poi aggiunto: “Penso che sarebbe stato molto diverso”. Cameron ha lavorato sul suo trattamento con “la benedizione di Stan Lee” e consigli. “Non ho fatto una mossa senza chiedergli il permesso”, ha aggiunto, prima di delineare il suo concetto per il personaggio. “La prima cosa a cui devi pensare”, ha continuato Cameron, “E’ che non è Spider-Man. Si fa chiamare Spider-Man, ma non è Spider-Man. È Spider-Kid. È il ragazzo del liceo-ragno. È un po’ geek e nessuno lo nota ed è socialmente impopolare e tutte quelle cose”. Con questo concetto in mente, Cameron ha visto Spider-Man come “una grande metafora”, con i suoi superpoteri che rappresentano “quella riserva inutilizzata di potenziale che le persone hanno e che non riconoscono a riconoscere in se stesse. Ed era anche nella mia mente una metafora per la pubertà e tutti i cambiamenti nel tuo corpo, le tue ansie sulla società, sulle aspettative della società, le tue relazioni con il tuo genere preferito da cui sei attratto, tutte quelle cose.”
In merito alle sue idee sul personaggio si è soffermato sullo spara ragnatele rivelando che era più per una mutazione biologica “Andavamo verso l’idea di uno spara-ragnatele biologico come parte del suo mutamento al morso del ragno radioattivo. Qveva senso per me Stan Lee era d’accordo” – e mentre Cameron non ha mai realizzato il suo film, quell’idea è finita nello Spider-Man di Sam Raimi (e più tardi anche nelle pagine dei fumetti di The Amazing Spider-Man).
“Volevo fare qualcosa che avesse una sorta di realtà grintosa”, ha continuato Cameron. “I supereroi in generale mi sono sempre sembrati fantasiosi e volevo fare qualcosa che fosse più simile a Terminator e Aliens., che combini subito nella realtà. Quindi sei in un mondo reale, non in una mitica Gotham City. O Superman e il Daily Planet e tutto quel genere di cose, dove sembrava sempre molto metaforico e fiabesco. Volevo che fosse: è New York. Nevica. Un ragazzo viene morso da un ragno. Si trasforma in questo ragazzo con questi poteri e ha questa fantasia di essere Spider-Man, e fa questo vestito ed è terribile, e poi deve migliorare il vestito, e il suo grosso problema è il dannato vestito. Cose così. Volevo radicarlo nella realtà e radicarlo nell’esperienza umana universale. Penso che sarebbe stato un film divertente da realizzare”. Sfortunatamente, Cameron non ha mai avuto la possibilità. Negli anni ’80, la Marvel aveva venduto i diritti per realizzare un film di Spider-Man allo studio a basso budget Cannon Films. Quando Cannon è fallito, Cameron ha convinto Carolco, lo studio dietro Terminator 2, a comprare i diritti di Spider-Man per lui, ma poi anche questo studio è andato in bancarotta prima che potesse far decollare il film.
“All’improvviso è stata una proprietà libera”, ha detto Cameron. “Ho cercato di convincere la Fox a comprarlo, ma a quanto pare i diritti erano un po’ offuscati e Sony aveva un attaccamento molto discutibile ai diritti e la Fox non si sarebbe battuta per questo. [L’ex presidente della Fox] Peter Chernin non voleva finire in una lite legale. E io sono tipo ‘Stai scherzando? Questa cosa potrebbe valere, non so, un miliardo di dollari!». 10 miliardi di dollari dopo…” fonte CinefilosIl tuffo nel passato ci permette di parlare dei vecchi film e teorie del MCU come quella che collega nick Fury con Pulp Fiction CITAZIONE Captain America: The Winter Soldier, il film Marvel è collegato a Pulp Fiction? Sì, secondo una folle teoria Tutto parte da un easter egg su Nick Fury, interpretato da Samuel L. Jackson
Di teorie folli e strampalate sull’universo Marvel se ne sono sentite di tutti i colori: dai movimenti intestinali di Steve Rogers al motivo per cui Doctor Strange volesse morto Iron Man, i fan si sono spesso sprecati a fantasticare. Lo hanno fatto anche per collegare uno dei film dell’MCU ad uno dei capolavori del cinema: Pulp Fiction. Una teoria apparentemente insensata… O forse no?
Un utente su Reddit si è infatti lanciato in questo azzardo, partendo da un celebre dettaglio presente alla fine di Captain America: The Winter Soldier. Nel finale del secondo stand alone dedicato all’eroe, Nick Fury inscena la sua morte dopo la distruzione dello S.H.I.E.L.D e inizia ad agire nell’ombra. Viene addirittura realizzata una lapide in suo nome e in un frame si vede un divertente easter egg: sulla tomba di Fury è riportata parte della citazione di Ezechiele 25,17 resa famosa proprio da Samuel L. Jackson in Pulp Fiction nel 1994.
Il dettaglio era noto, un modo simpatico per omaggiare l’attore e la sua eredità cinematografica, ma c’è chi è andato oltre e ha pensato: e se in realtà fosse davvero un collegamento a Pulp Fiction? La teoria parte dal fatto che quella citazione non esiste nella Bibbia, quindi le cose sono due: o nell’MCU sono fan di Tarantino (tanto quanto in Eternals si sono rivelati lettori dei fumetti DC), oppure per assurdo Nick Fury una volta si chiamava Jules Winfield ed era un killer. Secondo il fan, quando alla fine del film il personaggio decide di ritirarsi, avrebbe poi cambiato nome e vita.
Non solo, a questo punto ci si domanda se non ci siano altri possibili collegamenti e l’attenzione si focalizza sulla celebre valigetta. Il MacGuffin per eccellenza di Quentin Tarantino, l’oggetto che porta avanti parte della storia ma non viene mai rivelato cosa contenga. Se Pulp Fiction facesse parte dell’MCU, avrebbe senso che all’interno ci fosse qualche tecnologia aliena o cose del genere. E chi è particolarmente interessato alla valigetta? Ringo, interpretato da Tim Roth aka Abominio.
Giusto per complicare ancora un po’ le cose, aggiungiamo che la storia di Fury nell’MCU “inizia” nel 1995, con Captain Marvel. Giusto giusto l’anno dopo l’uscita di Pulp Fiction e in tempo per immaginare che quella sia davvero la sua nuova identità. fonte bestmovieE prima di parlare delle serie sul piccolo schermo parliamo degli oscar 2022 con Kevin feige che ci dice la sua sulla possibilità di vittoria da parte di un film Marvel CITAZIONE OSCAR 2022, CI SARANNO I FILM MARVEL? KEVIN FEIGE: "C'È PREGIUDIZIO VERSO DI NOI"
Quest'anno non abbiamo inserito alcun film Marvel Studios nelle nostre consuete prime anticipazioni sugli Oscar 2022, ma non ce ne voglia Kevin Feige: il leader del MCU, infatti, è convinto che tra i membri dell'Academy ci sia un po' di pregiudizio i nei confronti dei film Marvel.Parlando con l'Hollywood Reporter per una recente intervista promozionale, infatti, il leader del Marvel Cinematic Universe ha dichiarato:“Penso che, per quanto riguarda gli Oscar, i nostri film partano sempre un po' svantaggiati a causa del grande logo Marvel che si portano dietro e di quello che secondo me è una sorta di pregiudizio nei confronti di questi film, che certamente esiste ancora. Qualche anno fa Black Panther è stato giustamente riconosciuto come il successo che è stato, ma quest'anno abbiamo avuto Shang-Chi. Una grande fetta di pubblico non aveva idea di chi fosse questo personaggio, eppure il lavoro che hanno fatto il regista Destin Daniel Cretton e il suo team è stato a dir poco meraviglioso e come abbiamo visto ha conquistato milioni di persone in tutto il mondo. Noi ce ne siamo accorti di certo e anche il pubblico se n'è accorto: sicuramente mi piacerebbe che un giorno, prima o poi, anche l'industria possa accorgersene, così che il duro lavoro di tutte queste persone possa ricevere l'attenzione che merita".Voi cosa ne pensate? fonte evereyeParliamo delle serie tv con Tom Hiddleston ci dice i primi dettagli sulla nuova stagione di Loki CITAZIONE LOKI: TOM HIDDLESTON RIVELA COME CAMBIERÀ IL PERSONAGGIO NELLA STAGIONE 2
In una recente intervista, il magazine Variety ha intervistato diversi attori sull’importanza della redenzione di un personaggio, parlando anche con Tom Hiddleston, il quale ha rivelato i cambiamenti previsti nella Stagione 2 di Loki, che è attualmente in produzione. L’attore ha rivelato anche che sono stati ascoltati molto i fan, i quali hanno in parte modellato il personaggio.
Dopo la fine della prima stagione, l’attore torna a parlare del personaggio di Loki e dei cambiamenti che ha avuto all’interno dei film Marvel, che lo hanno portato alla serie andata in onda su Disney+. L’attore ha anche evidenziato come il cambio del personaggio sia stato in parte influenzato dai fan, i quali hanno sempre commentato sui social le sue apparizioni.
Riguardo i cambiamenti riguardo la seconda stagione di Loki, Tom Hiddleston ha così dichiarato:
Capisco che il pubblico vede del bene in Loki – vogliono che lui superi i suoi ostacoli interni ed esterni. Vogliono che ripari il rapporto con suo fratello e che diventi l’eroe che può essere… Si rende conto, ‘In realtà, posso scegliere il mio percorso e scegliere di fare la cosa giusta. O scelgo, almeno, di non ripetere gli stessi vecchi trucchi che ho ripetuto più e più volte in un ciclo di fiducia e tradimento”. È emozionante mantenere tutte le caratteristiche che fanno di Loki, Loki, e allo stesso tempo suonare una musica leggermente diversa dentro di lui.
Durante la sua intervista non è stato svelato quando la serie uscirà su Disney+, né tantomeno a che punto siano le attuali riprese, lasciando la maggior parte dei fan in attesa di novità e informazioni ufficiali. Nel corso dell’intervista l’attore si è inoltre dimostrato molto protettivo nei confronti del suo personaggio, che ha interpretato in così tanti film e serie Marvel. fonte Gamelegendse per finire parliamo di Hawkeye CITAZIONE Jeremy Renner spiega di non avere idea di quale sarà l’aspetto definitivo di un film Marvel
I contributi di Jeremy Renner e Hailee Steinfeld per la promozione della nuova serie Marvel Studios Hawkeye (ecco la nostra recensione del quarto episodio) continuano ad arrivare online con una certa regolarità.
Recentemente, GQ ha proposto su YouTube un video in cui Jeremy Renner, l’interprete di Clint Barton / Occhio di Falco, analizza i ruoli più importanti e iconici della sua carriera che comprende, ovviamente, anche i blockbuster Marvel. Nel corso del filmato, la star spiega che, spesso e volentieri, quando lavora ai grandi kolossal facenti parte dell’Universo Cinematografico della Marvel, è molto complicato, per lui, capire quale potrà essere l’aspetto, il look finale di un film la cui realizzazione prevede l’impiego di green screen e massicci effetti speciali da aggiungere digitalmente in fase di post-produzione.
L’attore spiega:
Sai, è tutto molto differente. Nei Segreti di Wind River so già, mentre ci lavoro, quale sarà l’aspetto finale della pellicola. Invece, con quelli dell’Universo Marvel, non ho davvero idea. Ho zero indizi. Cioè, è chiaro, posso saperlo se stiamo lavorando a una scena in un laboratorio o una roba del genere. Ma non quando non conosco l’aspetto del fondale o quale saranno le effettive fattezze di Hulk. È completamente differente.
Poi, parlando del percorso fatto con i suoi colleghi Avengers nel franchise Marvel, Jeremy Renner aggiunge:
Prima di tutto è stata un’esperienza meravigliosa. Ho avuto cinque amici straordinari, abbiamo condiviso un’esperienza molto simile, tanto dal punto di vista personale quanto cinematografico. Abbiamo condiviso davvero molto. E il bello di questa cosa sta tutto in questa esperienza collettiva. È una cosa molto bella. fonte Badtaste
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